I Semi Di Rudraksha: Leggende, Benefici E Come Usarli

I semi di Rudraksha sono stati utilizzati da religiosi, saggi e yogi fin dai tempi più antichi per il loro profondo significato spirituale e per le loro importanti proprietà curative. Sono da sempre considerati come un tesoro divino.

Rudraksha, significato e leggende

In sanscrito, Rudra è uno dei nomi del dio Shiva e ksha significa “lacrima”, quindi Rudraksha può essere tradotto “le lacrime di Shiva”. Secondo i testi vedici, antichissimi testi sacri induisti, un giorno il dio Shiva si sedette a meditate e, quando si risvegliò, cominciò a piangere lacrime di compassione realizzando le sofferenze delle creature viventi.

Toccata il suolo, le sue lacrime si trasformarono in semi che germogliarono dando vita all’albero di Rudraksha (Elaeocarpus ganitrus). Questo albero produce delle bacche blu, i cui semi una volta seccati vengono utilizzati per fare i mala da meditazione.

Sempre secondo le scritture dei Veda, questi semi hanno in sè il potere di elevare l’anima del praticante e assisterlo sul cammino spirituale. Lo stesso Shiva è sempre rappresentato mentre indossa un mala di semi sacri di Rudraksha intorno alla testa, al collo e sulle mani.

 

Quali sono i benefici di indossare un mala?

Si ritiene che meditare con un mala di semi di Rudraksha, o anche solo indossarlo a contatto con la pelle, porti numerosi benefici.

Questi sono solo alcuni:

  • incrementa l’abilità di concentrazione.
  • dona pace e chiarezza mentale.
  • migliora la memoria.
  • riduce lo stress e l’ansia.
  • aumenta la forza e l’energia.
  • rinforza il cuore.
  • equilibria il sistema nervoso.
  • conferisce protezione divina.
  • dona abbondanza e prosperità.

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Perché si usano i mala per meditare?

Tutti coloro che praticavano la meditazione, i santi, i saggi, tradizionalmente portavano con sé ovunque andassero il loro mala poiché erano devoti alla pratica della meditazione japa con un mantra. La pratica regolare della meditazione japa comprende l’uso di un mala che serve come strumento di supporto. Un mala tradizionale, come quelli YogicYantra, ha 108 perle che servono a tenere il conto durante la meditazione.

Usare un mala infatti ti aiuta a concentrarti sul mantra che stai ripetendo, così mantiene la mente focalizzata e l’attenzione è attirata dal suono del mantra. In questo modo sarai in grado di entrare più facilmente in uno stato di meditazione profonda e i pensieri o le distrazioni smetteranno di agitare la tua mente.

Se vuoi approfondire l’argomento e scoprire di più sulla meditazione con i mantra, leggi anche Conosci i mala da meditazione: ecco come si usano.

Cos’è la meditazione japa?

La parola sanscrita japa significa “cantare un mantra in modo ripetitivo”, ma anche “meditazione focalizzata su un oggetto/fine divino”. Il mala viene utilizzato come un rosario spirituale per recitare i mantra contando i suoi semi mentre si eseguono i cicli di meditazione japa.

Tutti i Mala YogicYantra sono prodotti esclusivamente con autentici semi di Rudraksha e pietre semi preziose. Sono ispirati alla tradizione induista e perfetti per iniziare la pratica della meditazione japa.

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